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Per un modo di produrre che realizzi:
- la salute e la sicurezza lungo tutta la vita lavorativa
- l'integrazione sostenibile nell'ecosistema dell'habitat umano
- la equa distribuzionje delle risorse in tutte le comunità
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L'attività del gruppo è articolata per pagine, a seconda degli argomenti e degli interessi dei partecipanti.
È importante che chi partecipa all'attività comune di approfondimento, ricerca e discussione condivida la stessa impostazione degli altri e contribuisca a definirla.
Per questo QUESTA PAGINA serve a esprimere le regole di lavoro e consenta a tutti di proporre impostazioni e temi di lavoro (compresa la creazione di nuove pagine anche temporanee) e di contestare le attività che non condivide.
Non sempre tuttavia questo avviene: l'organizzazione del lavoro e le misure di prevenzione sono inadeguate e si chiede al lavoratore di impegnarsi a svolgere il lavoro egualmente. È in crescita la quantità di lavoratori invalidi e morti per infortunio o a causa di malattia provocata dal lavoro. Sovente la rappresentanza sindacale non c'è o non contesta all'azienda la condizione di lavoro.
In questi casi è necessario denunciare il pericolo prima che qualcuno debba soffrirne: leggi le istruzioni cliccando a fianco
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In tal modo si verrà anche avvisati dei movimenti che vengono pubblicati.
IMPORTANTE! In ogni pagina è possibile ricercare ciò che interessa sui testi dei post e i nomi degli autori.
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Questa pagina contribuisce alla lotta per rendere il modo di lavorare strumento per vivere e non per morire.
Sintetizza l'esperienza e la conoscenza di un gruppo di sindacalisti (delegati e dirigenti sindacali) e di tecnici della salute. In particolare di Ivar Oddone (medico e psicologo del lavoro) e di Gastone Marri (dirigente del Patronato Inca). È stato un formidabile strumento di formazione negli anni dal 1965 al 1978.
In questa pagina la dispensa verrà confrontata con le problematiche del lavoro di oggi e del prossimo futuro.
Il modo di lavorare può cambiare. Per ragionare sul modo di lavorare indotto dalle innovazioni tecnologiche, è necessario ragionare su come oggi il lavoro può essere vissuto senza ammalarsi o infortunarsi e su come oggi il lavoro può accrescere il valore culturale e professionale delle persone.
Questa pagina si propone di mettere in evidenza ciò che già oggi dovrebbe essere oggetto prioritario di confronto in ogni azienda.
L'incendio è anche una realtà criminale e dolosa che colpisce gli ambienti naturali. Negli ultimi anni l'incendio è stato anche uno strumento per nascondere le tracce del deposito illegale di rifiuti industriali, a partire dalle terre dei fuochi fino ai 24 depositi di rifiiuti incenditati in Lombardia negli ultimi mesi.
Questa pagina contiene informazioni e notizie, riferimenti per aiutare la prevenzione sia nei lugohi di lavoro che nelle abitazioni.
L'agenda 2030 fissa gli obiettivi del cambiamento che tutti i paesi debbono mettere in atto, a partire dal modo di produrre e di lavorare.
L'ILO ha sviluppato gli obiettivi da raggiungere per il diffondere il lavoro dignitoso in tutto il mondo ed eliminare la povertà e la fame. Questa pagina accompagnerà l'azione che a partire dai luoghi di lavoro dovrà riconvertire l'impronta umana sul pianeta.
Inoltre la scuola deve garantire la formazione culturale che consente alle persone di governare l'organizzazione del lavoro e di esprimere la propria personalità sia nel lavoro che nella organizzazione sociale e nella vita civile.
Questa pagina si propone di aiutare studenti e personale scolastico a rendere la didattica e la convivenza scolastica capace di stimolare le capacità delle persone.
Perché questo sia possibile è necessario che il DVR sia analitico, concreto e comprensibile e che sia oggetto di verifica tra i lavoratori.
La pagina si propone di aiutare a far divenire il DVR non solo centrale nella contrattazione, ma un vero e proprio strumento di quotidiano aggiornamento del dialogo e del miglioramento nella azienda.
Da 6 a 10 milioni di bambine e bambini sono costretti ai lavori forzati.
In Italia si calcolano 100/120 mila le persone in condizione di schiavitù e para-schiavitù.
In agricoltura. l’80% sono stranieri, il restante 20% italiani, compreso in Piemonte. La schiavtù è sfruttata anche nella filiera dei fornitori del manifatturiero.
Questa pagina si propone di combattere l’omertà e l’omissione di denuncia.
La privatizzazione in corso nella sanità comporta il disprezzo della professionalità e dell’impegno del personale sanitario.
Questa pagina si propone di far conoscere le diverse condizioni di lavoro e di aiutare a far prevalere la Prevenzione sia per il personale sanitario che per gli utenti.
Il Trasporto, così ingigantito e dipendente (direttamente e indirettamente) dall'energia fossile, è la causa maggiore delle emissioni inquinanti, che gravano soprattutto sulla salute nelle aree metropolitane che crescono, e del cambiamento climatico.
Nei prossimi anni sarà decisiva l'innovazione tecnologica e organizzativa dei mezzi di trasporto.
In questa pagina ci proponiamo di far conoscere le condizioni negative di lavoro degli addetti ai trasporti e alla logistica e i cambiamenti che intervengono nelle tecnologie e nella organizzazione.
Dopo aver per decenni “predicato” il “post-industriale” e aver abbandonato l’investimento soprattutto nel manifatturiero, le aziende italiane sono oggetto di conquista (quando non di rapina) da parte di gruppi (e più sovente speculatori) globali. Domina il capitale finanziario che è maggiormente legato alla cementificazione del nostro territorio.
Questa pagina si propone di documentare l’azione che nelle aziende, nelle varie aree sociali, nei settori produttivi opera per cambiare il modello di sviluppo.
Il modello industriale si è diffuso nel mondo e siamo alla vigilia di un radicale cambiamento tecnologico.
Sono 2,5 miliardi i lavoratori dipendenti. Il manifatturiero è divenuto enorme ed ha mutato la sua distribuzione. Questo sviluppo si basa su un peggioramento della condizione di lavoro (si specula sulla vita e sulla salute delle persone) e sullo spreco delle risorse naturali.
Questa pagina si propone di informare su quanto nel mondo sta avvenendo per modificare il modello di sviluppo e renderlo adeguato al mantenimento dell’ecosistema e allo sviluppo materiale e culturale dell’umanità.