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SCEGLIAMO INSIEME COME CAMBIARE SVILUPPO

 

Organizzazione Internazionale del Lavoro

Vedi: https://www.ilo.org/rome/risorse-informative/comunicati-stampa/WCMS_629272/lang--it/index.htm

Ventiquattro milioni di nuovi posti di lavoro nell’economia verde

Un nuovo rapporto dell’ILO stima il numero di nuovi lavori che verranno creati a livello mondiale dalla transizione verso l’economia verde.

Secondo un nuovo rapporto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), l’adozione di politiche di promozione di un’economia più verde potrebbe creare 24 milioni di posti di lavoro nel mondo entro il 2030.

I nuovi posti di lavoro verranno creati adottando metodi sostenibili nel settore energetico, in particolare attraverso cambiamenti e nuove combinazioni di diversi tipi di energia, l’uso di veicoli elettrici e il miglioramento dell’efficienza energetica nel settore dell’edilizia.

I servizi nel settore degli ecosistemi — che comprendono la purificazione dell’aria e dell’acqua, il rinnovo e la fertilizzazione del suolo, il controllo dei parassiti, l’impollinazione e la protezione dalle condizioni meteorologiche estreme — sostengono, tra gli altri, attività agricole, pesca, silvicoltura e turismo, che danno lavoro a 1,2 miliardi di persone.

 

Vedi:http://docenti.unimc.it/maria.zifaro/teaching/2017/17858/files/presentazioni-lavori-di-gruppo-economia-circolare

 

L’ ECONOMIA CIRCOLARE

“Niente è rifiuto, tutto può essere trasformato”

 

Elementi di riflessione sulla Economia circolare,

Il modello di crescita economica che ha caratterizzato gli ultimi 150 anni di storia, si definisce “economia lineare”, un’economia industriale, di mercato, basata sull’estrazione di materie prime sempre nuove, sul consumo di massa e sulla produzione di scarto una volta raggiunta la fine della vita del prodotto.

La continua estrazione e dismissione di materia ha causato effetti ambientali dannosi come la contaminazione dei mari e della terra, il dramma dei rifiuti, le emissioni di gas serra responsabili del cambiamento climatico.

Le ricerche e sperimentazioni per un mondo più sostenibile sono confluite nel concetto di economia circolare, ovvero un modello di economia che riduce ed elimina lo scarto, differenzia le fonti di approvvigionamento di materia e fa vivere più a lungo, massimizzando il valore d’uso i prodotti di consumo.

 

Sostituzione delle sostanze pericolose nell’ambiente di lavoro

Vedi: https://healthy-workplaces.eu/it/tools-and-publications/publications/info-sheet-legislative-framework-dangerous-substances-workplaces

 

Vedi: https://healthy-workplaces.eu/it/tools-and-publications/publications/info-sheet-substitution-dangerous-substances-workplace

 

EU-OSHA ha pubblicato una scheda informativa che fornisce una panoramica del quadro legislativo sulle sostanze pericolose negli ambienti di lavoro nell’Unione europea, con particolare riguardo alle tre direttive europee in materia: la direttiva quadro concernente la sicurezza e la salute sul lavoro, la direttiva sugli agenti chimici e la direttiva sugli agenti cancerogeni e mutageni.

L’eliminazione o la sostituzione delle sostanze pericolose rappresentano il metodo ottimale per ridurre il rischio e una valutazione del rischio esaustiva rappresenta una tappa importante in tale processo.

La scheda informativa delinea una serie di principi fondamentali, consigli pratici, migliori pratiche, strumenti e metodi per la valutazione dei rischi nonché alcuni link utili per assisterti nel processo graduale di sostituzione delle sostanze pericolose nell’ambiente di lavoro. 

 

Ogni anno il 30% delle malattie professionali riconosciute e decine di migliaia di decessi evitabili sono causati dall'esposizione a sostanze pericolose.

 

Vedi: https://www.etui.org/fr/Themes/Sante-et-securite/Produits-chimiques-et-REACH

 

I lavoratori europei - tutti i settori messi insieme - pagano un pesante prezzo per l'uso di sostanze chimiche con circa, ogni anno, il 30% di malattie professionali riconosciute e decine di migliaia di decessi evitabili causati dall'esposizione a sostanze pericolose.

Questo determina importanti disuguaglianze sociali nella salute. Questo è il motivo per cui la Confederazione europea dei sindacati (CES) e l'ETUI hanno sempre lavorato affinché il regolamento REACH emergesse.
Troppi lavoratori che gestiscono quotidianamente prodotti contenenti sostanze chimiche pericolose sono totalmente inconsapevoli dei rischi che corrono. Non può esserci prevenzione efficace dei rischi chimici senza l'accesso dei lavoratori e dei loro rappresentanti a informazioni chiare, precise e comprensibili sui prodotti pericolosi.

 

 

 

Pollutec, il salone internazionale delle attrezzature, tecnologie e servizi per l’ambiente e l’energia si svolgerà a Lione–Francia dal 27 al 30 novembre prossimi.

Pollutec rappresenta ormai da 40 anni LA fonte d’ispirazione e lo strumento per accedere facilmente a soluzioni, innovazioni e incontri per questi mercati. Un programma specifico di 2 giorni sarà proposto alle città e regioni dei 5 continenti che desiderano sviluppare un modello di economia circolare sui loro territori condividendo esperienze e identificando soluzioni che permettano di superare lo stadio di sperimentazione.

 

www.pollutec.com

2.200 ESPOSIOTORI     73.000 PROFESSIONALI       128 PAESI         490 CONFERENZE

 

 

 

 

Il 12,6% del PIL mondiale è ogni anno il costo delle guerre

Vedi: http://economicsandpeace.org/

LInstitute for Economics & Peace (IEP) ha calcolato che la violenza nel 2016 è costata 14mila miliardi di dollari cioé il 12,6% del PIL mondiale, cioé 4,60 euro al giorno per ogni persona.

Le guerre e il terrorismo hanno costretto oltre 65 milioni ad abbandonare le proprie case. I conflitti intestini hanno visto un aumento dei profughi di oltre il 700%.

Le risorse per fermare il cambiamento climatico e per eliminare la povertà ci sono solo se cessano le guerre che distruggono il pianeta.

 

 

 

 

 

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I robot-killer, i nuovi strumenti di distruzione della guerra a distanza

 

Vedi: https://www.icrac.net/

 

L’Istituto Sipri di Stoccolma ha censito, nel 2017, già 381 sistemi di “armi letali autonome”, di cui 225 già completati. E gli investimenti continuano a crescere

Eppure il consenso sull’urgenza di controllare le cosiddette “armi autonome letali” è diffuso. I membri della Convenzione Onu sulle armi convenzionali (Ccw) ne discutono dal maggio del 2014. L’ultima riunione, però, s’è conclusa a Ginevra senza alcun passo avanti decisivo. Ovvero senza avviare i negoziati per un trattato di divieto giuridicamente vincolante, sul modello del bando all’atomica, approvato nel luglio del 2017.

 

 

 

Continua ad aumentare la fame nel mondo. Nuovo rapporto delle Nazioni Unite

Vedi: http://it.wfp.org/notizie/comunicati/continua-ad-aumentare-la-fame-nel-mondo-nuovo-rapporto-delle-nazioni-unite

Sintesi del rapporto ONU: Vedi: http://www.fao.org/3/CA1354EN/ca1354en.pdf

821 milioni di persone soffrono oggi la fame e oltre 150 milioni i bambini hanno ritardi nella crescita, denuncia un rapporto congiunto delle Nazioni Unite.

La fame è cresciuta negli ultimi tre anni, tornando ai livelli di un decennio fa.

La situazione sta peggiorando in Sud America e nella maggior parte delle regioni dell'Africa, mentre la tendenza in calo della sotto nutrizione che ha caratterizzato l'Asia sembra aver rallentato in modo significativo.

I cambiamenti climatici stanno già minando la produzione di importanti colture come grano, riso e mais nelle regioni tropicali e temperate e, senza costruire resilienza climatica, si prevede che la situazione peggiorerà con l'aumentare delle temperature.

 

 

 

 

SISTEMA AMBIENTE È IL SISTEMA INFORMATIVO E DI GESTIONE

PER ATTRAVERSARE IL CAMBIAMENTO

 

http://www.sistemaambiente.net/SA/IT/Economia_Circolare_e_Bilancio_Ambientale_di_impresa.pdf

Per passare da una gestione dello spreco (con i suoi elevati costi sia aziendali che di sistema) a una economia circolare, è necessario uno strumento funzionale che nel modello di “Sistema Smbiente” è il Bilancio ambientale alimentato dalla contabilità ambientale (i valori quantitativi relativi all’andamento e alla destinazione delle risorse lungo tutto il ciclo dei materiali e le incidenze che essi hanno sul sistema in cui il sito è inserito) e dalla contabilità industriale. La elaborazione a livello di impresa consente di avviare con metodo concertato anche i bilanci di area e di settore.

http://www.sistemaambiente.net/Tesi/Sistemi_di_rendicontazione_ambientale_Il_bilancio_ambientale_di_impresa_di_Marylin_Moro_%202013-2014.pdf

 

Sistema Ambiente”, il gestionale di Digitalis, oltre agli strumenti di normale registrazione e produzione dei documenti di movimentazione dei rifiuti, offre alcune importanti opportunità per una migliore gestione del rifiuto.

In primo luogo la possibilità di collegare il rifiuto, e la sua movimentazione, alle singole fasi di processo: questo permette di ottenere dei dati quantitativi e qualitativi più direttamente utili a produrre una riduzione ed una qualificazione del rifiuto.

In secondo luogo con lo strumento della contabilità ambientale e del bilancio ambientale di prodotto consente di incidere in modo più efficace sugli indirizzi: cosa cambiare nei materiali, nel processo e nella progettazione e composizione del prodotto.

http://www.sistemaambiente.net/SA/IT/Economia_circolare_Ciclo_di_Produzione_Ciclo_dei_rifiuti.pdf  

http://www.sistemaambiente.net/News/Ita/Rifiuti/Serie_Rifiuti.pdf

 

Il Bilancio Ambientale comprende anche il calcolo del carbonio equivalente: calcolo che viene elaborato su ogni aspetto del ciclo di produzione (il consumo di energia nei processi e dei prodotti, i mezzi di trasporto dei lavoratori e usati per i materiali ed i prodotti, la fabbricazione delle materie prime, i rifiuti prodotti dai processi e a fine vita dei prodotti).Il caclolo è la base per capire come modificare i processi e pianificare come ridurre le emissioni a effetto serra prodotte dal ciclo.

http://www.minambiente.it/pagina/cose-la-carbon-footprint

 

www.sistemaambiente.net      info@sistemaambiente.net